ONLINE KOMOREBI, IL PRIMO DISCO DI EEZU TRA ELETTRONICA E NATURA
la prima avventura discografica ora disponibile in tutti i digital stores
KOMOREBI (dal giapponese “la luce che filtra tra le foglie degli alberi”) è il titolo del primo disco di Eezu: progetto di musica elettroacustica ideato da Riccardo Tesorini, musicista e sound designer di Perugia, che vive la sua prima avventura discografica attraverso istantanee di viaggi e scenari immaginifici.
“Attraverso le 6 tracce di questo esordio, ho cercato di racchiudere dentro la stessa cornice varie esperienze musicali come conclusione di un cammino fatto a ritroso tra luci e ombre, stagioni, momenti ed improvvisi mutamenti.”
Così l’autore introduce il suo disco, uscito il 21 Marzo e anticipato dal singolo e dal video del brano omonimo “Komorebi”, disponibile in tutti i digital stores e in vinile 10″.
Con il primo capitolo Transizioni, lo spettatore è invitato a prendere coscienza di un essere riflesso nelle immagini di una natura fragile ma potente che, passando per la title track Komorebi, scorre fino alla terza traccia Clouded: nota opaca del disco che rappresenta la ricerca di chiarezza negli episodi incomprensibili della vita. Dopo un breve respiro, ciò che sembrava tendere alla luce, sprofonda negli abissi più bui con Floating Matter, brano potente con incursioni più distorte.
Grazie a Point of Blue torniamo ad un’atmosfera più spensierata, un punto di vista più leggero che ci accompagna fino alla malinconica ed essenziale Remains.
Il disco, registrato e mixato nel 2017 dallo stesso Riccardo Tesorini nello studio Jap Perù di Perugia grazie al supporto di Eugenio Roccetti (synth) e Marco Ronconi (batteria), trova il suo completamento nella copertina con lo scatto di Sten Bergam raffigurante il Monte Paektu, picco più alto della penisola coreana situato al confine fra la Corea del Nord e la Cina, venerato dalle popolazioni locali da secoli.
“Nell’Aprile del 2014 visitai Stoccolma. Era la prima volta che viaggiavo così lontano in solitudine.
Negli stessi giorni mentre iniziava a sorgere in me la necessità di fare un disco, dopo tanto girovagare arrivai all’Etnografiska Museet (divisione del Museo Orientale) e vidi per la prima volta questa foto.
Due anni dopo, durante la fase di sviluppo delle canzoni, iniziai a pensare alla copertina del disco.
Incerto sul da farsi, cercai un luogo che potesse ricreare istintivamente quel paesaggio ma alla fine, nessuna sensazione fu equiparabile a quella ricevuta in quel giorno da quella precisa fotografia.
Per questo contattai la Direzione del Museo e gli spiegai il progetto, per questo KOMOREBI ha questa copertina.”
Oltre al trio iniziale, hanno partecipato al disco tanti altri musicisti e amici come Alessandro Guercini dei Fast Animals and Slow Kids, Andrea Spigarelli e Luca Luciani dei Wonder Vincent, Edoardo Genzolini dei The Soul Sailor and the Fuckers, Beatriçe Gjergji dei Lstcat e tanti altri.